La condizione di chetosi determina una serie di adattamenti a livello di organi e tessuti in particolar modo, fegato, reni, muscolatura scheletrica e cervello. Adattamenti i cui obiettivi sono di:

= favorire l’utilizzo degli acidi grassi liberi anziché del glucosio come substrato preferenziale per la produzione di energia;

= ridurre al minimo la perdita di proteine legata ai processi di gluconeogenesi indispensabili per garantire un apporto di glucosio al cervello, che possa coprirne in maniera parziale l’elevato fabbisogno.

Chetosi stabile
L’utilizzo del substrato proteico è minimizzato e può essere ulteriormente ridotto con un adeguato apporto di proteine
con la dieta;
= l’utilizzo degli acidi grassi è costante e porta ad una progressiva riduzione della massa grassa;
– la midollare del surrene e globuli rossi, tessuti che richiedono glucosio, producono lattato, che viene efficientemente
riciclato tramite neoglucogenesi.

Il cervello ricava circa il 70% della propria energia dai corpi chetonici.

Reintegro
Dopo il periodo più o meno lungo di dieta chetogenica si deve rispettare un protocollo di reintegro, attraverso il quale il corpo si riabitua gradualmente alla metabolizzazione di livelli crescenti (di settimana in settimana) di carboidrati. In questo modo è possibile tornare a mangiare tutto mantenendo i risultati indotti dal regime chetogenico.

Dott. Riccardo Rossi Marcelli 

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