E altri disagi nell’ambito dell’alimentazione.

Bulimia nervosa

Molto spesso l’Anoressia può cedere il passo alla Bulimia e viceversa, o a volte le due si alternano nel quadro clinico della paziente, che anche nel caso della Bulimia è più frequentemente un donna, magari professionista in carriera, dall’impeccabile immagine sociale e che nella solitudine della propria casa, dopo aver ingurgitato quantità incredibili di cibo, si provoca il vomito per riuscire a mantenere il suo peso forma.La Bulimia, proprio per questo motivo risulta essere una problematica più sommersa, perchè non denunciata dall’ evidente magrezza tipica delle donne anoressiche, anche se  le conseguenze sulla salute non sono meno drammatiche.bulimiaAnche in questo caso c’è un’insoddisfazione rispetto il proprio aspetto, cresciuto all’interno di un contesto che la bulimica sente come giudicante e competitivo e che a volte ha visto la madre o la sorella cadere nella stessa trappola. L’abbuffata bulimica può avvenire a qualsiasi ora del giorno e della notte, con qualsiasi tipologia di cibo,caldo, freddo e a volte addirittura congelato.tutto viene ingerito in modo rapido e vorace e questo triste rituale può durare anche ore, finchè l’ ingestione cede il passo al vomito, prontamente provocato per evitare di assorbire i nutrienti del cibo. Questo meccanismo è volto a far sentire prima “il pieno” fino allo spasmo dei muscoli dello stomaco e successivamente “il vuoto” e questa alternanza sembra mimare lo status  interiore della paziente, che oscilla tra l’esigenza di sentirsi piena di emozioni ed amore e la negazione di questo.Anche per la bulimia fondamentale, dal punto di vista terapeutico, risulta imparare a “sentirsi”, nel senso di percepire davvero il corpo, i suoi segnali e le emozioni negate. Le tecniche psicofisiologiche strategiche mirano in modo estremamente pratico e concreto a rendere la persona consapevole dell’innescarsi di certi meccanismi, in modo che la paziente stessa riescainterrompere il perpetuarsi del circolo vizioso del suo agire,compensando sempre più le sue lacune emotive alla base del disagio. Seguono, solamente con una breve definizione, altri disturbi dell’alimentazione e vi invito,se qualcuno di voi volesse approfondirne uno in particolare, a lasciare a piè di pagina il proprio commento. tavola abbuffataDISTURBO DA ALIMENTAZIONE INCONTROLLATA
Introdurre a qualsiasi ora del giorno della notte notevoli quantità di cibo, senza ricorrere a meccanismi di evacuazione forzata tipici della Bulimia Nervosa,come vomito o uso sistematico di lassativi. OBESITA’ Comporta una eccessiva alimentazione ed un accumulo di grasso nel corpo in quantità dannose per la salute e che porta l’individuo ad avere un indice di massa corporea superiore a 30 kg.L’ (IMC) è un valore che mette a confronto peso e altezza, definendo le persone in sovrappeso (se il loro IMC è compreso tra 25 e 30 kg/m2) e obese quando è maggiore di 30 kg/m2. PICACISMO Quando si ingeriscono sostanze non nutritive quali (terra, carta, sabbia, legno) e tale atteggiamento perduri superata l’età evolutiva dei 18/24 mesi. FAGOFOBIA E’ letteralmente la paura di deglutire il cibo nonostante non ci siano problematiche fisiche nell’apparato digerente.

ORTORESSIA E’ una forma di attenzione abnorme alle regole alimentari, alla scelta del cibo e alle sue caratteristiche. Comporta una eccessiva paura di ingrassare e di non essere in perfetta salute, ma propio questa attenzioni produce risultati opposti.